Serve piano organico di interventi con i finanziamenti spot non si va lontano
La sicurezza delle scuole deve essere una priorità. Abbiamo dati sconfortanti: la maggior parte degli edifici scolastici risale al periodo 1946-1975. Appena uno su tre è stato costruito dopo il 1980. Sono passati quarant’anni con manutenzioni spot. Quasi il 40% degli edifici non possiede il collaudo statico e meno del 50% possiede il certificato di agibilità e/o quello di prevenzione incendi. A dichiararlo è il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, in occasione della Giornata nazionale sulla sicurezza nelle scuole.
Degli oltre 40.000 edifici scolastici, tra sedi, plessi, succursali, edifici distaccati frequentati da circa dieci milioni di persone, il 23% non è stato originariamente costruito per uso scolastico, ma successivamente riadattato. Studi e ricerche – osserva D’Aprile – confermano, di anno in anno, la necessità di una pianificazione degli interventi ma ogni volta si parte sulla spinta delle emergenze.
Dal 2014 al 2017 sono stati utilizzati 9 miliardi e 573 milioni di euro: è il dato di spesa che emerge dallo studio L “Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole” della Camera dei deputati.
Vanno prese decisioni importanti, che debbono superare le contingenze. Serve visione ampia e misure concertate che riguardano un milione e mezzo di lavoratori e oltre 8 milioni di studenti.
Per D’Aprile quello della sicurezza è tema che coinvolge tutta la comunità educante
I finanziamenti spot e di breve periodo non sono adatti a risolvere situazioni strutturali che richiedono una progettazione più adeguata aggiunge il Segretario generale Uil Scuola Rua.
La scuola è un settore nel quale si intrecciano competenze diversificate. È ora di denunciare le inadempienze.