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16 Novembre 2024

Uilscuola: servono scelte condivise per la difesa reale delle nostre scuole. Molta preoccupazione per le non scelte del comune di Massa. (Il punto di Daniela Marzano)

Dall’incontro con la Provincia, si vanno definendo gli accorpamenti degli Istituti Scolastici di tutta la provincia di Massa Carrara.
La proposta della Provincia riguarda i seguenti accorpamenti: IC Bonomi di Fosdinovo con IC Moratti di Fivizzano, IC Malaspina con IC Massa 6 di Massa, Liceo Scientifico Marconi di Carrara con IIS Zaccagna Galilei, IC Tifoni con IC Ferrari di Pontremoli.
La discussione porta a evidenziare le numerose criticità di tali accorpamenti.
La conferenza zonale della Lunigiana ha proposto la fusione dell’IC Bonomi con l’IC Buonarroti di Carrara, per le distanze che separano alcuni plessi del Bonomi da IC Moratti di Fivizzano; solo in subordine indicava la fusione con IC Moratti di Fivizzano. La conferenza ribadisce pure che IC Tifoni dovrebbe restare autonomo, avendo plessi in comuni periferici come quello di Zeri che pertanto non dovrebbero essere interessati da dimensionamento, solo in subordine la fusione con il Ferrari.
La dirigente Usp di Massa dott.ssa Ilaria Baroni mette in evidenza come negli accorpamenti si debba anche tenere conto dell’affinità tra Istituti come nel caso del Liceo Marconi. La Conferenza Zonale dei Comuni di Costa non si è espressa. Di particolare rilievo quanto evidenziato al tavolo da Uilscuola Rua Toscana. Carlo Romanelli segretario della Uilscuola RUA Toscana, informa: “Quanto proposto al tavolo dalla provincia rischia di essere non adeguato per le nostre scuole. Le assemblee dei lavoratori, che poi sono anche dei tecnici, hanno proposto soluzioni diverse. La conferenza zonale della Lunigiana ha fatto una buona proposta, ma la conferenza dei Comuni di costa ha oggettivamente fatto mancare la necessaria condivisione delle Istituzioni locali”. Tecnicamente Uilscuola condivide quanto sostenuto anche dall’Usp: “Di fatto – continua Romanelli – vi era la possibilità di salvare una scuola nella nostra provincia, ma non è stata perseguita questa scelta perché, a nostro avviso, sono prevalsi gli egoismi e i campanilismi, vanificando così anche buona parte del lavoro di concertazione con la Regione che chiedeva di accorpare 4 istituti sui 5 sottodimensionati. Per le scuole di Massa, la soluzione è una ‘non soluzione’ che mette a rischio altre istituzioni scolastiche per i prossimi anni, con il risultato che si taglia oggi con il rischio di tagliare ancora. Un assurdo non accettabile. Uilscuola cercherà in ogni modo, nelle scuole accorpate, di cercare di evitare eventuali perdenti posto sia tra il personale docente che ATA, e comunque si tratterà di contrazioni di organico che vanno a discapito del personale precario. Come UILscuola abbiamo condiviso i criteri regionali per la salvaguardia delle scuole in zone particolari. Di fatto però in questa situazione per la definizione dei nuovi istituti, ci sembrano mancare le indicazioni della conferenza zonale dei Comuni di costa ed in particolare del comune di Massa che con il loro ‘non agire ‘mettono in difficoltà i lavori di un tavolo che deve guardare alla provincia intera. Le assemblee dei lavoratori sembrano aver dato in ogni caso altre indicazioni avvalorate in alcuni casi anche dal parere tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale. Una situazione di incertezza che vede la Provincia e la Regione, delle quali apprezziamo il lavoro, dover prendere decisioni senza basi solide, che rischiano di non porre in sicurezza le nostre scuole. Il caso paradossale che si potrebbe realizzare è quello di un comprensivo con due plessi di scuola media – per fare un esempio – che distano oltre 50’ di viaggio magari passando per autostrada. È il caso delle scuole medie di Caniparola e Casola. In questo bisogna trovare una quadra perché altrimenti il prossimo anno queste scuole, benché accorpate, rischierebbero ancora. Per quanto riguarda le nostre scuole purtroppo si pone il problema della definizione delle aree periferiche e ultra-periferiche, che sembrano stranamente non interessare la nostra provincia. È un problema che crediamo che debba essere affrontato a livello politico altrimenti il rischio è di una sempre minore tutela di queste aree. Sempre con riferimento alla situazione del Bonomi di Fosdinovo a nostro avviso ancora la confusione delle norme rischia di realizzare un difficile matrimonio. La conferenza della Lunigiana di cui fa parte anche la sindaca Bianchi, lo ha ben indicato, individuando lo sposalizio con scuole di Carrara dove da sempre i docenti della scuola di Fosdinovo completano il loro orario perché facenti parte del medesimo distretto.
Abbiamo sollevato il problema dell’accorpamento per Ambiti e che – previsti dalla legge 107 della cosiddetta Buona Scuola – hanno fatto molti danni al sistema scolastico. Di fatto gli ambiti sono disapplicati e sono considerati i distretti che andrebbero incontro a soluzioni meno disastrose. Fosdinovo sarebbe così con Carrara. Di fatto nonostante le imposizioni di un governo che chiede di tagliare scuole in Toscana e nella nostra provincia si poteva salvare uno dei 5 Istituti ma così non è stato. Il comune di Massa forse se voleva salvare istituzioni scolastiche doveva fare battaglie al nostro fianco per la salvaguardia di quanto disposto dal ministero. Forse facendo così si perderanno altre scuole.” Il tutto sarà comunque deciso dal consiglio provinciale.

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